Rovigo a dicembre torna a parlare di diritti umani

In occasione del 76° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani (che risale al 10 dicembre 1948) sono tanti gli appuntamenti che si terranno nella città di Rovigo supportati dalla ‘Settimana dei diritti umani’, il festival multidisciplinare che da due anni in luglio promuove i diritti umani attraverso l’arte e la cultura ed è realizzato da decine di associazioni del territorio.

Martedì 10 dicembre

Si parte proprio martedì 10 dicembre con un appuntamento al mattino per le scuole e uno al pomeriggio aperto a tutti. Alle 9 al Cinema teatro Duomo ci sarà una matinée dedicata agli istituti scolastici con la proiezione del film di Yasemin Samdereli “Non dirmi che hai paura”. Un’opera di grande impatto emotivo, che vede scontrare il sogno di una bambina con la ferocia della realtà. La storia vera di una ragazza più veloce dei suoi traumi, un film-tributo a una figura simbolo di libertà e resistenza. Il film verrà poi replicato anche venerdì 13 dicembre alle 19, aperto a tutti, con la presenza degli attivisti di Mediterranea.
Alle 18 “Fermiamo le guerre, il tempo della pace è ora”, fiaccolata da piazza Garibaldi a piazza Matteotti, promossa dal tavolo contro tutte le guerre per la pace e i diritti umani di Rovigo, per dare continuità alla giornata di mobilitazione nazionale del 26 ottobre scorso. Cessate il fuoco. Aiuti. Diritto internazionale. Fine dei “doppi standard”. E Nazioni Unite di nuovo in grado di arbitrare e ricostruire la giustizia, indispensabile per la sicurezza. Sono questi i temi forti di un rinnovato appello per mobilitare il Paese a difesa dell’Articolo 11 della nostra Costituzione contro la politica, la cultura e l’economia di guerra che tanti Stati hanno intrapreso e stanno imponendo, facendoci scivolare progressivamente verso il baratro di una guerra globale.

Giovedì 12 dicembre

Alle 21, per la rassegna Mondovisioni (che propone documentari scelti da Internazionale) toccherà alla proiezione di “I Shall Not Hate” di Tal Barda, film in lingue originali e sottotitoli in italiano. L’appuntamento è sempre al Cinema teatro Duomo di Rovigo, con i giornalisti de La voce di Rovigo e l’introduzione della giornalista Francesca Gnetti di Internazionale. Dal campo profughi di Jabaliya a Gaza, all’Università di Toronto fino alla Corte Suprema di Israele, ‘I Shall Not Hate” segue la vicenda del dottor Izzeldin Abuelaish, primo medico palestinese a lavorare in un ospedale israeliano, dove ha fatto nascere centinaia di bambini.

Sabato 14 dicembre

Alle 21, sempre al Cinema teatro Duomo di Rovigo sarà la volta della proiezione di “Un paese di resistenza” di Shu Aiello e Catherine Catella. Dopo vent’anni di armonia, l’arresto del sindaco Mimmo Lucano costringe Riace, modello per l’accoglienza dei migranti, a un doloroso dilemma: resistere o scomparire. Un’opera per tornare a riflettere sulla vicenda di Lucano grazie alla sua stessa comunità. Ci sarà un saluto  introduttivo in video delle registe.

Nuovamente al Cinema Teatro Duomo, domenica 15 dicembre alle 18 la proiezione de “Il ragazzo dai pantaloni rosa” alla presenza della regista Margherita Ferri, che dialogherà con la psicologa Federica Boniolo e con Arcigay Politropia. Film ispirato alla storia vera del quindicenne Andrea Spezzacatena, che il 20 novembre del 2012 si tolse la vita dopo aver subito numerosi atti di bullismo da parte dei compagni di scuola. Una pellicola dal successo straordinario per una storia dolorosa che riguarda tutti noi.

Martedì 17 dicembre

Giornata dedicata al tema carcerario, sempre al cinema teatro Duomo. Torna la rassegna “Carcere in piazza”, proposta dall’Associazione Voci per la Libertà, con l’evento conclusivo del progetto Carcere e comunità locale. Alle 18 la tavola rotonda “Dentro la città, verso una giustizia di comunità” con gli interventi dell’attore Mirko Frezza, del filosofo Michele Visentin e le testimonianze delle realtà coinvolte nel progetto “Carcere e comunità locale”. Alle 19 la proiezione del film “Il più grande sogno” di Michele Vannucci con Mirko Frezza, Alessandro Borghi, Vittorio Viviani, Milena Mancini, Ivana Lotito. La storia di un sogno fragile e irrazionale, capace di regalare un futuro a chi non credeva di meritarsi neanche un presente. In equilibrio tra melodramma e commedia, un film coraggioso che trasforma la realtà in fiction semidocumentaria. Sarà presente in sala l’attore Mirko Frezza.

Mercoledì 18 dicembre

Alle 20.30 la conclusione della rassegna sarà con “Il secolo è mobile”, un monologo multimediale di Gabriele Del Grande. Cent’anni fa non esistevano visti né passaporti. Oggi sui fondali del Mediterraneo giacciono i corpi di cinquantamila migranti annegati lungo le rotte del contrabbando. Come siamo arrivati fin qua? E, soprattutto, come ne usciremo? Del Grande ci accompagna in un viaggio per immagini e parole tra la storia e il futuro delle migrazioni in Europa per provocarci con una visionaria proposta.

Tutti gli appuntamenti sono a pagamento, tranne la fiaccolata e l’evento sul carcere del 17. Prenotazioni e biglietti su www.cinemaduomo.it