Lo abbiamo fatto di nuovo! La Settimana dei diritti umani ancora una volta ha riempito il centro storico di Rovigo con il potente messaggio dei diritti umani! Dopo il grande successo della prima edizione, l’iniziativa torna con ancora più forza, in un contesto internazionale e locale in cui è necessario ribadire l’importanza e la tutela dei diritti umani di tutti e di tutte.
Arricchita anche quest’anno dalla travolgente presenza del festival “Voci per la libertà – Una Canzone per Amnesty”, da sempre amplificatore del potere della musica al servizio dei diritti umani, la seconda edizione di questo incredibile festival multidisciplinare ha visto oltre 40 eventi creati e sviluppati dall’impegno di altrettante associazioni del territorio, distribuiti in 5 luoghi diversi nel cuore pulsante della Città di Rovigo. La Settimana dei Diritti Umani ha rappresentato ancora una volta un esempio di come la collaborazione e gli sforzi unitari di tante realtà sociali del territorio possano dar vita ad una manifestazione dall’impatto pubblico così forte.
Ma tutto ciò è stato possibile anche, ma soprattutto, grazie alla presenza di un parterre di ospiti che nel corso di queste sette giornate, più l’anteprima dedicata al “Carcere in piazza”, hanno dato voce a temi ed argomenti di importanza attuale per i diritti umani.
Voci di riflessione come quella di Riccardo Noury, Alba Bonetti, Anna Meli, Walter Massa, Gino Cecchettin, Nicodemo Gentile, Gabriella Marano, Alae Al Said. Voci potenti di musica e di arte, come quella di Diodato, Omar Pedrini, di Patrizia Laquidara, Erica Mou, Giorgia Brandolese, Andrea Zanforlin e di Laika. Un coro a cui si sono aggiunte le tante altre voci al servizio dei diritti civili ed umani: quelle di Alessia La Villa, Leandro Vanni, Nogaye Ndiaye, Deborah Lucchetti, Leonardo Arnau, Gilda Milani ed Elisabetta Ferraro. Unite a quelle di Enzo Bellettato, Chiara Crepaldi, Christian Cristalli, Eva Sassi Croce, Elisa Milan, Silvia Smaniotto, Daniele Labelli, Diego Crivellari, Francesco Lori, Piergiorgio Boscagin, Enrico Varali e Francesca Bertola, Giuseppe Zambon, Paolo De Marchi, Morena Pedriali Errani, Stefano Galieni, Christian d’Elia.
La Settimana dei diritti umani è stato, e continuerà ad essere, lo spettacolo più bello dei diritti umani. L’insieme di voci e di suoni, nati dalle esperienze di vita, dall’impegno sociale, dal volontariato locale, dalla cultura e dall’arte, che riecheggiano potenti nei cuori di chi sa e cerca di ascoltare.
ECCOVI IL RACCONTO DI QUESTA SECONDA EDIZIONE
Venerdì 5 luglio al Cinema Teatro Duomo la presentazione ufficiale al pubblico e alla stampa della manifestazione, un evento denso di iniziative che nasce dall’impegno e dalla collaborazione di molte associazioni, cooperative e realtà culturali del territorio. A presentare il programma il direttore artistico Michele Lionello, a portare i saluti Nadia Bala Assessore del Comune di Rovigo e i sostenitori: Fausto Merchiori della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e Manuela Nissotti Presidente di ASM Set.
Ma il 5 luglio c’è stata anche un’anteprima dedicata al tema dei penitenziari, con l’iniziativa “Il carcere in piazza”. La giornata si è inserita all’interno del progetto “Dentro e fuori” finanziato da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo in collaborazione con Comune di Rovigo, il Manto di Martino e il coinvolgimento del Coordinamento Volontari della Casa Circondariale di Rovigo.
Si parte con la presentazione di due libri legati al tema carcerario. Il primo è “Metà giardino, metà galera” con gli autori Alessia La Villa e Leandro Vanni (edito da Erickson), un viaggio emotivo in cui la musica diventa un ponte tra il giardino, simbolo di vita, amore, fecondità e luminosità, e la galera, un luogo buio e nascosto alla società. Il secondo è “Il carcere in Italia oggi. Una fotografia impietosa” (Apogeo editore) con l’autore Livio Ferrari, che prende in considerazione la funzione dell’istituzione carceraria, descritta come “falsa e criminale”. Questo perché “finge di controllare, evitare e prevenire i reati, mentre li produce e riproduce, comportandosi come e peggio di coloro che vengono incarcerati, di cui viola sistematicamente tutti i diritti”.
Al temine del pomeriggio il buffet offerto dal progetto “LeAli – carcere è comunità” finanziato dall’ 8X1000 della Chiesa Valdese e gestito da “Coop. Soc. Di tutti i colori” e “La casa di Abraham”.
In serata alle 21, sempre al Cinema Teatro Duomo, la proiezione del film “La seconda vita” di Vito Palmieri. Il film esplora la possibilità di una riparazione e il coraggio necessario per portare avanti un’esistenza irrimediabilmente segnata. Poco più che trentenne, Anna, la protagonista, ha già pagato per il reato che ha compiuto poco più che adolescente, ma il giudizio vive al di là della sentenza, sia nei suoi occhi, sia in quelli della gente.
DURANTE IL FESTIVAL
Durante la Settimana dei Diritti Umani si sono susseguite una serie di iniziative quotidiane, quali mostre ed installazioni artistiche, di seguito elencati sinteticamente.
Esterno della Gran Guardia
“In Arte Dudu”
Un progetto espositivo ideato in occasione del 70° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. L’associazione Voci per la Libertà, in collaborazione con “DeltArte – il Delta della Creatività”, ha lasciato spazio ad artisti di fama locale e nazionale per un’opera d’arte contemporanea per ciascuno dei 30 articoli della Dichiarazione.
Piazzetta Annonaria
“E’ tutta una questione di genere”
Un progetto espositivo nato dalla collaborazione con il Centro di Documentazione Polesano assieme agli studenti della IIS “Primo Levi” di Badia Polesine. Un progetto, questo, che mira a mostrare il mondo non secondo convenzioni imposte ma attraverso le mille sfaccettature delle anime di chi lo compone.
Lunedì 15 luglio la settimana può avere inizio! Inaugurazione ufficiale in piazza Matteotti alla presenza di tutte le realtà associative e del folto gruppo di volontari, giornata è proseguita con un Reading musicale in memoria del centenario dall’assasinio di Giacomo Matteotti, che ha visto coinvolti Enzo Bellettato e Chiara Crepaldi. Ci si è spostati poi in Gran Guardia con il dibattito, moderato da Elisa Barion, “Guerre senza regole: i civili pagano il prezzo più alto”. Ad arricchire l’evento sono stati i nostri ospiti: la conoscenze e le esperienze di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, Anna Meli, giornalista ed esperta di comunicazioni interculturali, migrazioni e cooperazioni internazionali, e Walter Massa, presidente nazionale Arci, da poco rientrato dalla “Carovana solidale Rafah”, lungo il confine di Gaza. Si è poi svolto in piazza Vittorio Emanuele il laboratorio, targato Porto Allegre, SPORT E INCLUSIONE “Giochi oltre le barriere”, che assieme al Rhodigium Basket hanno portato il Baskin, il basket inclusivo, nel centro storico di Rovigo. In Piazza Masslo, invece, si è svolto un incontro dibattito “Trame Nere: Narrazioni di Resilienza e Identità”, moderato da Rose Mutombo del gruppo Black Lives Matter Rovigo, assieme agli ospiti Desmond Toutou Kipenge e Ese Chane, che hanno raccontato le difficoltà nel crescere da giovani immigrati in una società che non sempre gli ha accettati. È seguita, poi, l’installazione artistica di Persone di Carta, e la performance musicale di Babatunde e Urbanshaman, artista italoafricano di Bologna. Alle ore 21:00, presso il Cinema teatro Duomo, il primo dei cinque appuntamenti cinematografici nostro programma: la proiezione di “Male Nostrum” di Fabio Masi, film-documentario che ripercorre gli eventi più significativi dei flussi migratori lungo la tratta mediterranea, fino ad arrivare al tragico naufragio di Cutro del 2023. A concludere questa giornata è stato lo spettacolo teatrale “Hotel dei due mondi” della Compagnia Lumière, andato in scena in Piazzetta Annonaria. Una commedia tragicomica che vede sei personaggi che in attesa di giudizio, ripercorrono la loro vita passata, fra successi, insuccessi e ripensamenti.
Martedì 16 Luglio è iniziato ai giardini di Piazza Matteotti con il laboratorio “il Corpo Creativo” assieme a Porto Allegre e alla maestre dai yoga ed attivista per i diritti civili, Annachiara Chemello, in arte Naki.Earth. Successivamente in Sala della Gran Guardia si è svolto uno degli eventi più sentiti da parte del pubblico: “E ‘l modo ancor m’offende”, un dibattito, o meglio, un dialogo sull’affettività, l’amore, e le situazioni in cui nel suo nome vengono compiuti atti indicibili. Alla presenza di Alba Bonetti, presidente di Amnesty International Italia, agli avv. Nicodemo Gentile e avv. Leonardo Arnau, avvocati penalisti che hanno seguito molti casi di femminicidio, alla dott.ssa Gabriella Marano, criminologa e psicologa clinica forense, e a Gilda Milani, Elisabetta Ferraro e Gino Cecchettin che hanno vissuto, in prima persona o lateralmente, l’orrore ed il dolore del femminicidio. Un momento in cui, grazie anche al supporto dall’avv. Roberta Cusin, moderatrice dell’evento, è stata dato suono e coscienza a tutte quelle voci che continuano ad essere spezzate in nome dell’amore. A seguire il secondo appuntamento con SPORT E INCLUSIONE “Giochi oltre le barriere” assieme a Porto Allegre e Uisp, che questa volta in piazza Vittorio Emanuele hanno portato l’Aikido. Ci siamo, poi, spostati in piazzetta Annonaria, con gli amici di Politropia Arcigay Rovigo, che con il supporto di Porto Allegre, hanno portato a confronto l’esperienza di vita delle persone trans con l’evento “Corpi diversi, stessi diritti”. assieme alle testimonianze di Christian Cristalli, consulente e formatore Diversity, Equity and Inclusion, Eva Sassi Croce e Elisa Milan. In serata c’è stata un’altra proiezione al Cinema Teatro Duomo, con il film “Nezouh, il buco nel cielo” di Soudade Kaadan, il racconto di una famiglia che fa i conti con la guerra, in bilico tra il vivere nelle macerie o abbandonare la propria casa. E si è conclusa anche questa giornata in piazzetta Annonaria, questa volta con lo spettacolo “Quello che le donne…dicono”, grazie alle meravigliose doti di Silvia Smaniosi e Daniele Labelli, che ha raccontato la forza delle donne in un sali e scendi emozionale di musica, canto e poesia.
Mercoledì 17 Luglio parte in Sala della Gran Guardia, dove si è tenuto il dibattito “L’attualità del pensiero di Matteotti tra pace e diritti umani”. Attraverso le parole di Maria Pia Zorzi, giornalista professionista di Rai Veneto, Diego Crivellari, insegnate di storia e filosofia e presidente del CUR, è stato narrata in maniera accurata la figura di Matteotti, e di come il suo esempio e sacrificio ancora riverberano nel pensiero contemporaneo. Spostandosi poi in piazzetta Annonaria, abbiamo assistito a ”Ban Pfas: una ferita ancora aperta. Storie di acque inquinate”, un incontro formativo, assieme a Piergiorgio Boscagin, Enrico Varali e Francesco Bertola, sulla situazione dell’inquinamento pervasivo da Pfas che vede coinvolti diversi fiumi della nostra regione e sulle conseguenze che ha avuto e ha tuttora nella vita di molte persone, e di come il la tutela ambientale è fortemente connessa al diritti alla salute. Si ritorna poi in Gran Guardia per il coinvolgente spettacolo “Confliggiamo? dunque SIAMO!”. Un’esperienza di Playback Theatre della Compagnia “I Caminantes”, che ha raccontato il peso del conflitto a 360°, con storie, rappresentazioni, e, soprattutto, attraverso il coinvolgimento del pubblico, facendone vestire i panni per prenderne coscienza e capire come porre fine al problema. Poi vi è stata una nuova proiezione presso il Cinema Teatro Duomo. Il film visto è stato “Afrin nel mondo sommerso” di Angelos Rallis, una pellicola che ha narrato la storia di una ragazza adolescente, costretta ad affrontare le conseguenze devastanti del riscaldamento globale sulla sua terra, un mix di realtà e fantasia che lancia un grido d’allarme sugli effetti devastanti della crisi climatica. Ma non è tutto! Per tutta la giornata è andata in onda, dai giardini di piazza Matteotti, “Radio Kappa Live”, la manifestazione di musica e dibattiti. Assieme agli speaker di Radio Kappa ed a Aldo Zaninello di Extreme Audio, si è parlato di sostenibilità ambientale il biotecnologo alimentare dott. Daniele Corrain ed ai ragazzi di sartoria ecosociale Re-time. Il tutto su di un palco animato dalla musica di Luca Brunello, Ciri, Malakiia, La bottega del compensato, Baruffa, I Folletti e Amarti.
Giovedì 18 Luglio la partenza è in piazzetta Annonaria, con la presentazione della graphic novel “Ismael e gli altri”, una storia, come ci hanno raccontato gli autori Giuseppe Zambon e Paolo De Marchi, di caporalato e di sfruttamento dei braccianti e ancor più dei migranti braccianti, spesso strangolati da un sistema regolato da controlli sul lavoro insufficienti e difficoltà nel regolarizzare la propria presenza in tutta Italia sempre più pressanti. Nella stessa location ha avuto luogo lo “Swap party”, evento sociale dove le persone si incontrano per scambiare oggetti che non usano più con altri di cui potrebbero avere bisogno o desiderio. Una forma questa, come spiegato dagli organizzatori, di baratto moderno che promuove il riuso e la sostenibilità, riducendo gli sprechi e favorendo una mentalità ecologica. In Sala della Gran Guardia, invece, si è svolta la presentazione del libro “Prima che chiudiate gli occhi”, uno sguardo sul mondo complesso di una donna rom e partigiana durante il ventennio fascista allargando la prospettiva a chi con la protagonista condivide la storia degli antenati. Un tributo alla nonna da parte di una giovane ma promettente autrice – Morena Pedriali – che dialogando con l’attivista per i diritti del popolo rom e sinti – Simonetta Malinverno ci ha mostrato un quadro generale di ciò che sappiamo e non su di un popolo troppo spesso emarginato ed inascoltato. Nuovo appuntamento, poi, in piazza Vittorio Emanuele con SPORT E INCLUSIONE “Giochi oltre le barriere”, assieme a Porto Alegre e UISP Rovigo che questa volta ci portano nel mondo della ginnastica dolce. Si ritorna in piazzetta Annonaria, dove si è tenuto l’incontro “I diritti non vanno di moda”. Assieme alle ospiti Deborah Lucchetti e Nogaye Ndiaye, abbiamo parlato della fast fashion, un fenomeno sempre più presente e pesante dal punto di vista ambientale ed umanitario, e grazie a loro sono state fornite istruzioni su come liberarsi da questa luccicante dittatura. Si è proseguito al Cinema Teatro Duomo, con un altra proiezione cinematografica, “Le ali non sono in vendita” di Paolo Campana, un film-documentario che ha esplorato il mondo della fast fashion, affrontando gli impatti dell’industria sui diritti umani e sull’ambiente. A chiudere la giornata, ai Giardini Due Torri, sono stati il sodalizio ODV Artinstrada e il gruppo Artalide di Adria con lo spettacolo multidisciplinare “Dall’altra parte”, un opera che attraverso la combinazione della giocoleria, della danza, del canto e della recitazione, ha portato in scena il tema dell’indifferenza verso le grandi problematiche sociali del mondo. Uno spettacolo che ha mostrato al pubblico le due facce dello stesso pianeta, così simili e vicine sulla carta, ma allo stesso tempo così diverse e lontane nei diritti, cercando di creare, nel cuore di chi guardava, consapevolezza e riflessione.
Primo appuntamento Venerdì 19 Luglio è in Sala della Gran Guardia, con la presentazione del libro “Un mare davanti – Storie dalla Life Support. Nave SAR di Emergency”, un racconto del fenomeno migratorio e delle stragi nel mar Mediterraneo e dell’impegno della Life Support, la nave di EMERGENCY per la ricerca e soccorso (SAR) nel Mediterraneo. Per poterci immergere ulteriormente all’interno di questa problematica, a disposizione del pubblico vi era la possibilità, mediante visori di realtà aumentata, di salire virtualmente a bordo di una nave impegnata nel soccorso dei migranti nel Mediterraneo centrale e assistere ad una operazione di ricerca e soccorso in tutte le sue fasi. Successivamente in piazzetta Annonaria, si è tenuto l’evento “Il carcere in piazza”, un reading tra musica e parole, assieme alla cantautrice Erica Mou e gli attori Giorgia Brandolese e Andrea Zanforlin, per discutere la situazione attuale nelle carceri italiane, parlare della figura del “carcerato” e sensibilizzare sulla difficile situazione dei diritti civili, spesso assenti, in queste realtà. Questo evento è stato promosso da Voci per la Libertà all’interno del progetto “Dentro e fuori”. Spazio a SPORT E INCLUSIONE “Giochi oltre le barriere”, l’appuntamento giornaliero con gli amici di Porto Alegre questa volta assieme al gruppo Tennistavolo Rovigo che hanno portato il pubblico nel mondo del ping pong e delle sue varianti di gioco più strane ed inclusive. In piazzetta Annonaria, poi, una novità di questa edizione: l’Aperitivo Musicale Radio Kappa Talks. Assieme agli speaker di Radio Kappa abbiamo incontrato gli artisti emergenti della prima semifinale di Voci per la Libertà, scoprendone le passioni, gli obbiettivi ed i messaggi trasmessi attraverso la loro musica e arte. Ed è assieme a loro che si conclude questa serata sul palco principale di piazza Vittorio Emanuele II. La prima semifinale della XXVII edizione di “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty” ha visto esibirsi i Turbospettro da Milano con “2030”, Matteo Faustini da Brescia con “Il girasole innamorato della luna”, Isotta da Siena con “Coming Out”, Emanuele Conte da Treviso con “Proiettile bambolina”.Ospiti una tutti al femminile con due delle più apprezzate cantautrici italiane: Erica Mou, artista pugliese con all’attivo oltre ottocento concerti in Italia e all’estero e sei album in studio. Premio della Critica Mia Martini e Premio Sala Stampa Radio Tv al Festival di Sanremo del 2012, nella categoria giovani, mentre a cocnludere la serata è Patrizia Laquidara, veneto/siciliana considerata una tra le figure più poliedriche e brillanti della canzone d’autore di oggi, vincitrice del premio della Critica tra i giovani a Sanremo 2003 e la prestigiosa Targa Tenco 2011 come miglior album in dialetto.
Si riprende sabato 20 Luglio nella Sala della Gran Guardia con la presentazione del libro “Non esistono cause perse”. Partendo dall’opera, assieme gli autori Antonio Mumolo e Giuseppe Baldessarro, a Raffaella Salmaso e al gruppo di Avvocato di strada Rovigo, è stato ripercorso l’impegno e la determinazione che l’associazione Avvocato di strada ha perseguito in questi anni di attività, tenendo sempre ben in mente che non esistono cause perse, ma persone perse in cerca di supporto ed aiuto. Ci si sposta, poi, al Cinema Teatro Duomo, con la proiezione del film “Life is (not) a game” di Antonio Valerio Spera. Ospite presente in sala Laika, attivista, street artist e protagonista del film. Le imprese e l’impegno sociale di Laika ha smosso i cuori e le anime degli spettatori in sala, che hanno dato inizio ad un momento significativo di confronto ed apprezzamento verso l’impegno e la lotta dell’artista a favore dei diritti umani. Ultimo appuntamento con SPORT E INCLUSIONE “Giochi oltre le barriere” di Porto Alegre in connubio con il gruppo ludico lgbtq+ Odissea, ed i meravigliosi mondi contenuti nelle scatole dei loro giochi da tavolo. E si ritorna in piazzetta Annonaria con l’Aperitivo Musicale Radio Kappa Talks. Questa volta ad incontrare gli speaker di Radio Kappa gli artisti emergenti della seconda semifinale di Voci per la Libertà, scoprendone le passioni, gli obbiettivi ed i messaggi trasmessi attraverso la loro musica e arte. E mentre sul palco fremevano i preparativi per la seconda semifinale, in Piazza Vittorio Emanuele II, è andata in scena “4 Elementi (Sangue, Acqua, Petrolio, Terra)” di Maryam Amirfarshi e dell’Associazione 1001notte, una performance ispirata ai rituali tradizionali, religiosi e mitologici che richiamano a concetti passati, come il sacrificio, il voto, il Nazr, la preghiera, il pellegrinaggio e il portare acqua agli assetati, un momento di riflessione sui temi di identità, appartenenza e influenze culturali, per ricordarci che le diverse culture di questo mondo sono un modo per identificarci ed unirci. Ed infine, sul palco principale di piazza Vittorio Emanuele II, la seconda semifinale della XXVII edizione di “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty” con le esibizione dei suoi protagonisti: Motus da Taranto con “Per fortuna ci sei tu”, Capone & BungtBangt da Napoli con “Capille luonghe”, Giulia Mei da Palermo con “Bandiera” e Babele da Messina con “Mediterraneo”. A chiudere la serata la giovanissima band modenese dei MALVAX, con il loro intrigante indie-pop italiano che ha infuocato il pubblico presente. E a concludere la serata l’inconfondibile voce di Omar Pedrini, una delle penne più influenti del panorama cantautorale italiano, tornato sulle scene insieme alla Omar Pedrini Band con uno spettacolo che, in occasione dei 35 anni di carriera, ha ripercorso i successi che hanno segnato la sua carriera, dai Timoria a oggi. Ma non solo musica ad arricchire la serata. Gli attivisti di Amnesty International con il flashmob “CESSATE IL FUOCO”, e la street artist LAIKA, ospite eccezionale nella seconda serata, che ha realizzato dal vivo la performance “Fight for your rights”, legata alla campagna di Amnesty International “Proteggi la protesta”, che ha deciso di donare a Voci per la libertà per finanziare le iniziative future dell’associazione. La performance è stata messa all’asta e sono stati ricavati 720€
Ed infine il grande annuncio! I 5 finalisti che si contenderanno il Premio Amnesty International Italia sezione emergenti nella serata di domenica: Emanuele Conte, Giulia Mei, Matteo Faustini, Maurizio Capone e Motus.
E siamo giunti all’ultimo giorno di festival, con Domenica 21 Luglio che inizia in Sala della Gran Guardia con il dibattito “La voce delle donne libere”, donne straordinariamente “normali” che hanno scelto di essere libere, che hanno scelto di essere ciò che desideravano, che hanno scritto la propria storia oltre ogni destino. 18 storie di riscatto interculturale e intergenerazionale raccontateci dall’autore Stefano Galieni assieme a Francesca De Luca della Cooperativa Di tutti i colori. E poi l’atteso incontro con DIODATO, vincitore Premio Amnesty International Italia con il brano “La mia terra”, al Cinema Teatro Duomo. Introdotto da Michele Lionello, direttore artistico di Voci per la Libertà e da Valeria Cittadin, Sindaco di Rovigo, l’artista ha dialogato con pubblico e giornalisti assieme a Francesca Corbo, di Amnesty International Italia.
“Sono estremamente onorato di ricevere questo premio per il brano ‘La mia terra’. Questa canzone era dentro di me da tempo e la collaborazione con il mio caro amico e fratello Michele Riondino, che quest’anno ha esordito come regista con ‘Palazzina Laf’, mi ha permesso finalmente di darle forma…” ha dichiarato Diodato al pubblico in sala, proseguendo poi: “Taranto mi ha donato tanto, ma ha anche scatenato una battaglia interiore a causa dei suoi contrasti. Molte delle mie canzoni fanno riferimento a questo, ma mai avevo scritto una canzone che esplicitamente affrontasse la cosa”.
Successivamente presso la Sala della Gran Guardia il dibattito “Tutti gli occhi sulla Palestina. Ciò che non sappiamo sulla Palestina di ieri e di oggi” con Christian D’Elia, coautore di “J’accuse”, e Alae Al Said, autrice di “Sabun”, sulle atrocità che si stanno compiendo da anni nei territori palestinesi, tracciando linee di senso in un contesto di tragica incomprensibilità.
E giunge, infine, sul palco principale di piazza Vittorio Emanuele, la finalissima della XXVII edizione di Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty. Migliaia di persone in piazza hanno seguito la gara, in attesa del gran finale con Diodato, mentre i cinque migliori artisti del concorso, in ordine di esibizione: Emanuele Conte da Treviso con “Proiettile bambolina, Giulia Mei da Palermo con “Bandiera”, Matteo Faustini da Brescia con “Il girasole innamorato della luna”, Maurizio Capone da Napoli con “Capille luonghe” e Motus da Taranto con “Per fortuna ci sei tu”, si contendevano l’ambito Premio Amnesty International Italia Emergenti.
Ma prima che venga proclamato, palco libero per l’esibizione della rodigina Gloria Rogato, cantautrice e musicista poliedrica con una passione profonda per la musica in ogni sua forma, che ha incantato con un intensa esibizione.
Emozione pura quella della consegna del Premio Amnesty International – sezione Big a Diodato con il brano “La mia terra”, che ha dichiarato: “Il lavoro che Amnesty International Italia svolge è di fondamentale importanza, così come il nostro impegno collettivo nel portare alla luce le ingiustizie che ancora oggi siamo costretti a sopportare nel 2024. Ringrazio di cuore Amnesty International Italia e Voci per la Libertà per questo riconoscimento. Continuerò a utilizzare la mia musica come strumento di ricerca e crescita personale e per provare a raggiungere e diffondere consapevolezza e promuovere il cambiamento. Insieme, possiamo fare la differenza.” E poi l’intenso live, assieme all’amico Rodrigo D’Erasmo al violino, che ha fatto risuonare i cuori e le voci del numerosissimo pubblico che ha riempito l’intera piazza, imprimendosi permanentemente nell’anima dei presenti.
A concludere il tutto la proclamazione dei vincitori del contest: Emanuele Conte vince a Rovigo la 27a edizione del Premio Amnesty International Italia nella sezione Emergenti con “Proiettile bambolina”, un brano contro la guerra. A lui anche la Targa Mei, mentre a Giulia Mei con “Bandiera” è andato il premio della critica. Matteo Faustini con “Il girasole innamorato della luna” si è aggiudicato il premio della giuria popolare e Motus quello di Indieffusione in una finale che ha visto anche Capone & BungtBangt con “Capille luonghe”.
Seconda edizione Settimana dei diritti umani
Capofila: Associazione Voci per la Libertà
Associazioni ed enti coinvolti (in ordine alfabetico): Amnesty International, Arci Rovigo, Artalide, Artinstrada, Associazione 1001Notte, Black Lives Matter Rovigo, Caritas Diocesana Adria Rovigo, Centro di Documentazione Polesano, Centro Francescano Ascolto, Centro Servizio Volontariato di Padova e Rovigo, CGIL Rovigo, Cinema Teatro Duomo Rovigo, Circolo Arci 2 giugno 1946, Circolo Arci La Boje, CISL Padova e Rovigo, Comitato per le pari opportunità presso l’ordine degli avvocati di Rovigo, Consorzio Università Rovigo, Cooperativa sociale Di tutti i colori, Cooperativa sociale Porto Alegre, Coordinamento Volontari della Casa Circondariale di Rovigo, Emergency Rovigo, Il Manto di Martino, I Caminantes, Il dono di Rossana, La Fionda di Davide, La Ginestra Cooperativa Sociale, Legambiente Rovigo, Libera Rovigo, Mediterranea Saving Humans Polesine – Rovigo, Odissea gruppo ludico, Politropia Arcigay Rovigo, Radio Kappa, REM, Rhodigium Basket, Sportello Avvocato di Strada di Rovigo, Tennistavolo Rovigo, UIL Rovigo, UISP Comitato Territoriale di Rovigo, Vivi Rovigo, Zico.
Con il sostegno e il contributo di: Comune di Rovigo, Circoscrizione Veneto – Trentino Alto Adige di Amnesty International Italia, Centro servizi di Volontariato Padova e Rovigo, CGIL Rovigo, SPI Cgil Veneto, CISL Padova e Rovigo, CAF CISL, UIL Rovigo, ASM SET, Coop Alleanza 3.0, Banca Etica e Banca Annia.
Iniziativa sostenuta da: Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con Fondazione Rovigo Cultura.
Media partnership ufficiale: Rai Radio1.
Media partner: OPS Group, FunnyVegan, ViaVaiNet, Noise Symphony, Indieffusione, Radio Popolare, Radio 41, Radio Elettrica, Radio BlueTu, Radio Kappa, Remweb.
Partner tecnici: APS Consulenza Formazione Sicurezza, ARS audio & light, Press4All, Mei – Meeting degli Indipendenti, Rete dei Festival, Studioartax, IdeeGrafiche, Musica nelle Aie, PeM – Parole e Musica in Monferrato.